Carlo terzo e il perennialismo Alexander M. Palermo
La recente cerimonia di incoronazione di Re Carlo III d'Inghilterra ha rappresentato un evento
storico e significativo, non solo per la Gran Bretagna, ma anche per il mondo intero. L'inclusione di
elementi e rappresentanti di diverse fedi e tradizioni religiose, oltre alla presenza di diverse lingue
native del Regno Unito, ha reso questa cerimonia unica e straordinaria.
Tuttavia, va notato che la motivazione dietro queste scelte non è stata semplicemente quella di
promuovere la diversità e l'inclusione come concetti superficiali. Piuttosto, vi è una ragione molto
più profonda che molti commentatori italiani, anche quelli specializzati in studi esoterici e
tradizionalisti, non hanno colto o hanno liquidato come una mera modernità. Dopo l'approfondiro'.
Di sicuro su un piano piu' mondano, questa cerimonia ha rappresentato un cambiamento nella
mentalità della monarchia britannica, che si sta evolvendo per riflettere l'attuale realtà di una società
multiculturale e plurale. L'integrazione di rappresentanti e simboli delle diverse fedi all'interno della
cerimonia di incoronazione dimostra ANCHE il desiderio del re Carlo III di sottolineare il valore
della collaborazione e del rispetto tra le diverse comunità che costituiscono la Gran Bretagna
moderna.
Inoltre, l'uso delle lingue native del Regno Unito, come il gallese, il gaelico scozzese e il gaelico
irlandese, enfatizza l'importanza di preservare e valorizzare le diverse identità culturali presenti nel
paese. Re Carlo III, essendo il primo Principe di Galles in sette secoli a imparare il gallese, mostra
un impegno personale verso la promozione e il mantenimento delle tradizioni e della diversità
culturale all'interno del Regno Unito. "Sono Principe di Galles, e' mio dovere imparare e
comprendere la Lingua dei Gallesi!"
Ma c'e' di piu', e riguarda la personale visione spirituale e filosofica di Sua Maesta'.
IL PRINCIPE CHE FACEVA PREOCCUPARE IL 'PICCOLO PAPA ANGLICANO'
Il 12 settembre 1996, l'ex arcivescovo di Canterbury, Robert Runcie, gia' esprimeva preoccupazione
per l'interesse del Principe Carlo nell'Induismo, in una nuova biografia di Runcie pubblicata dal
London Times. Un estratto del libro afferma che Carlo "vuole esplorare l'Induismo ". L'ex
arcivescovo non era soddisfatto della profondità della fede nella chiesa né del Principe né della
Principessa Diana. Runcie afferma che, quando il matrimonio della coppia reale iniziò a fallire,
Carlo lo sollecitò a parlare con Diana sulla fede cristiana, che il Principe riteneva mancasse nella
vita di lei. L'ex arcivescovo ebbe due o tre colloqui con la Principessa, che si rivelarono infruttuosi.
Inoltre, Runcie trovò le opinioni religiose del Principe Carlo incoerenti, poiché da un lato parlava
della grandiosità delle cattedrali e del linguaggio epico del libro di preghiere, ma dall'altro voleva
esplorare l'Induismo!!
L'allora Principe Carlo aveva anche fatto discutere per aver fondato ad Oxford, uno dei centri di
studio piu' importanti sull'Islam! E in vari discorsi si era abbandonato ad affermazioni come che
"l'Islam non è solo per i musulmani. Non è solo una religione, ma al suo interno, vi sono anche una
grande quantità di conoscenze e tesori spirituali per l'umanità, che sono doni inestimabili per il
mondo."
In un recente evento, quando gli è stato chiesto quanto fosse interessato al Sufismo, ha risposto
scherzosamente di essere un grande ammiratore di Maulana Jalaluddin Rumi. Questo dimostra il
suo interesse per il Sufismo, una corrente mistica e spirituale dell'Islam che si concentra
sull'esperienza diretta e personale con il divino attraverso la meditazione, la poesia e la musica.
Rumi è considerato uno dei più grandi poeti sufi e la sua poesia continua ad ispirare persone di
diverse culture e religioni.
Il Monarca è anche un appassionato praticante di yoga. Egli promuove lo yoga come pratica
spirituale, di meditazione e per la salute, sottolineando i numerosi benefici che questa antica
disciplina può offrire a livello fisico, mentale ed emozionale.
Nel suo ruolo di mecenate e sostenitore di diverse organizzazioni e iniziative legate allo yoga, il
principe Carlo ha promosso l'importanza di praticare lo yoga per la salute e il benessere. Ha
sottolineato i benefici dello yoga nella riduzione dello stress, nel miglioramento della postura, nella
promozione della flessibilità e della forza muscolare e nel rafforzamento del sistema immunitario.
UN PRINCIPE CRITICATO NON SOLO PER IL SUO 'PROFUMO DI ERESIA'
L'allora Principe Carlo tenne una conferenza super criticata dai moderni progressisti materialisti
chiamata "Respect for the Earth - A Royal View" che ha suscito' pure reazioni negative nella
comunità scientifica. Le sue idee Mistiche e a tratti capricciose sulla Sacralità della Natura hanno
fatto apparire persino sensata la precedente conferenza di Vandana Shiva. Carlo si è mostrato ostile
nei confronti del razionalismo scientifico, sostenendo che soffocasse il legame sacro tra l'umanità e
il Divino, cosa che ha confuso sia gli scienziati che alcuni teologi. Inoltre, il principe ha criticato
l'ingegneria genetica per non rispettare "il Genio dei disegni della natura", offendendo coloro che
credono nel ruolo di questa tecnologia per lo sviluppo di un'agricoltura autosufficiente nelle aree del
mondo afflitte da siccità, carestia e malattie.
UN RE CON RENE' GUENON SUL COMODINO, ASSIEME A PLATONE, LE UPANISHAD E
RUMI
Alla luce di quello che sto per spiegare, penso che chiunque abbia una preparazione anche solo
basilare, apparira' LAMPANTE il perche' delle scelte di Re Carlo nel Rito di Incoronazione. Egli e'
palesemente sostenitore del Perennialismo e seriamente investito nella difesa di tutte le Tradizioni
Spirituali.
Fin dagli anni '90, Carlo ha espresso il desiderio di diventare non solo il Difensore della Fede
cristiana, ma anche un Difensore delle Fedi, proteggendo e rispettando le diverse tradizioni religiose
presenti nel Regno Unito. Questa apertura verso altre fedi, in particolare l'Islam e l'Induismo, ha
sollevato dubbi sulla sua fedeltà alla Chiesa d'Inghilterra. Tuttavia, il suo interesse per il
Perennialismo, una filosofia che sostiene l'esistenza di una verità universale presente in tutte le
religioni tradizionali, suggerisce un approccio più maturo e inclusivo alla spiritualità.
Carlo è particolarmente affascinato dalla Scuola Tradizionalista, un ramo del Perennialismo guidato
da pensatori come René Guénon, Frithjof Schuon e Ananda Coomaraswamy. Questa scuola di
pensiero critica la modernità per aver allontanato l'umanità dalla sua dimensione spirituale e
sostiene che le verità metafisiche presenti nelle religioni tradizionali possano offrire una soluzione a
tale problema.
Nell'Accademia Temenos, GIA' ... "TEMENOS" di cui è patrono, Re Carlo III si impegna a
promuovere i principi del Perennialismo, come il riconoscimento della Divinità, l'amore per la
saggezza, la visione spirituale e la conservazione delle Tradizioni, le quali sono tutte Vie al Sacro e
Raggi di una Conoscenza Superiore.
L'Accademia si dedica all'offerta di un insegnamento di alta qualità, alla diffusione del suo lavoro e
alla ricerca del bene, della verità e della bellezza.
In un discorso all'Accademia Temenos, Carlo ha elogiato scrittori tradizionalisti come Guénon e
Martin Lings, sostenendo l'importanza di "rifiutare la modernità e abbracciare la Tradizione". Ha
inoltre discusso il concetto di un mondo in declino verso il caos e la rinascita, facendo riferimento
all'idea del Kali Yuga.
Riporto qui un pezzetto di un video in Inglese che ho tradotto personalmente che e' tranquillamente
presente su Web :
"Signore e signori, in questi tempi brutali c'è un grande bisogno di costanza, un bisogno di coloro
che possono elevarsi al di sopra del clamore, del frastuono e del ritmo frenetico delle nostre vite per
aiutarci a riscoprire quelle verità che sono immutabili ed eterne. C'è bisogno di coloro che possono
parlare di quella saggezza ...
La Temenos Academy è stata e rimane strettamente associata a molti di coloro che hanno scritto e
continuano a scrivere per Sacred Web e, in effetti, per Sofia e altre riviste correlate. Fin dall'inizio,
con il lancio della rivista originale Temenos, l'Accademia si è dedicata non solo a quello che i suoi
fondatori hanno definito "le arti dell'immaginazione", ma si è anche impegnata nella filosofia
perenne e nell'idea che l'uomo sia fondamentalmente una creatura spirituale con bisogni spirituali e
intellettuali che devono essere nutriti affinché possiamo realizzare il nostro potenziale. .... a una
critica dei falsi presupposti della modernità, una critica esposta in uno dei testi fondamentali dei
tradizionalisti: "Il regno della quantità" di René Guénon. Molti trovano difficile questo
insegnamento, in particolare perché ci chiede di mettere in discussione il nostro modo stesso di
essere e forse perché ci chiede di mettere in discussione un'ideologia, sotto forma di modernismo,
che è diventata così radicata nelle nostre menti che qualsiasi altro modo di essere sembra in qualche
modo fantasioso e irrealistico."
Il re Carlo III, pur essendo aperto a trarre ispirazione dalle religioni di Oriente e Occidente, non
intende promuovere un sincretismo religioso né una "religione mondiale unica". Al contrario, il
Perennialismo sostiene l'importanza di essere saldamente radicati in una fede e critica
l'omogeneizzazione delle culture promossa dalla globalizzazione e dalla secolarizzazione.
LA NATURA DEL SUO IMPEGNO AMBIENTALISTA
L'ambientalismo e il rispetto per la natura, come gia' detto, sono due principi fondamentali nel
pensiero di Re Carlo III d'Inghilterra. Egli considera il rispetto per l'ambiente e la preservazione
della biodiversità come aspetti essenziali della Spiritualità e della Tradizione. Il suo impegno in
quest'area è strettamente legato al suo interesse per il Perennialismo e la Scuola Tradizionalista, che
enfatizzano la sacralità del creato e la necessità di vivere in armonia con esso.
Carlo ha lavorato instancabilmente per promuovere uno sviluppo sostenibile e il rispetto per il clima
e gli animali, sottolineando l'importanza di un equilibrio tra progresso tecnologico e salvaguardia
della natura. Ha fondato numerose organizzazioni e iniziative, come il "The Prince's Trust" e il
"Prince of Wales's Corporate Leaders Group on Climate Change", per incoraggiare un approccio
più responsabile nei confronti dell'ambiente e per sostenere la transizione verso un'economia a basse
emissioni di carbonio.
Inoltre, Re Carlo III ha spesso parlato della necessità di ripensare il nostro rapporto con la natura e
di riscoprire l'importanza della saggezza tradizionale nel trattare con i problemi ambientali. Nel suo
libro "Harmony: A New Way of Looking at Our World", Carlo esplora il concetto di ARMONIA
come principio guida per la vita umana, sostenendo che l'umanità dovrebbe imparare ad essere parte
integrante del mondo naturale, piuttosto che cercare di dominarlo.
Il sovrano ha anche sottolineato come il rispetto per la natura e l'ambiente sia intrinseco in molte
tradizioni religiose e culturali, collegando questo aspetto al suo approccio Perennialista alla
spiritualità. Carlo vede la crisi ambientale come una crisi spirituale e morale e ritiene che il
riscoprire e valorizzare le tradizioni religiose possa offrire una guida preziosa per affrontare i
problemi ecologici e climatici che affliggono il nostro pianeta.
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