Wednesday 25 July 2012

TEOTIHUACÁN: La città di Dio?

 


Introduzione

Questo sarà il primo di una serie di articoli sull’area sacra di Teotihuacán, in Messico, volti a dimostrare che le dimensioni della sua struttura architettonica rappresentano un riflesso delle dimensioni della Nuova Gerusalemme.

Il complesso sacro di Teotihuacán, la cui datazione è ancora oggetto di discussione fra gli studiosi (la più diffusa pone l’inizio della costruzione intorno al 300 a.C.) è costituito da una serie di imponenti edifici di culto collegati da un ampio corridoio di passaggio. L’intero sito ricopre una superficie di 480 acri (circa 2 Km²), misura 1,5 miglia di lunghezza e 0,5 miglia di larghezza (2414 x 805 m) e viene suddiviso in tre aree distinte di forma quadrata, misuranti ciascuna 2640 piedi di lato (805 m), corrispondenti ad un perimetro di 2 miglia ciascuna (3218 m), per un totale di 6 miglia (9656 m).

Ognuna di queste aree, disposte lungo l’asse conosciuta come Viale dei Morti, contiene al suo interno un elemento archeologico significativo. Da nord a sud: la Piramide della Luna, la Piramide del Sole e la Cittadella, con il Tempio di Quetzalcóatl, il Serpente Piumato.

So che è difficile attribuire un significato biblico e sacro ad un sito così palesemente legato alla tradizione pagana, eppure sono determinato a chiedere al lettore di aprirsi almeno all’osservazione delle evidenze matematiche che stiamo per esaminare.

Il sito di Teotihuacán fu abbandonato dai suoi edificatori intorno al 700 d.C. e occupato dagli Aztechi verso il 1000 d.C. Questi ultimi credevano che gli autori del complesso fossero i Toltechi, ma le evidenze archeologiche non appoggiano questa idea.

Il nome Teotihuacán fu dato al luogo dagli Aztechi e viene tradotto come “città di nascita degli dèi” o “città dove gli uomini diventano déi”. Io credo che sia tempo di cambiarlo in “città di Dio” o Città Santa, la Nuova Gerusalemme, le cui ramificazioni si possono cogliere palesemente in molte antichità simili a questa – come la grande Piramide di Giza, le Linee di Nazca, il Monte del Tempio di Gerusalemme – e tornano più volte nelle Scritture e nel mondo antico, come nel Tempio di Ezechiele o nell’Arca di Noè.

Una così lampante e vasta connessione tra tanti diversi siti archeologici, associata ai testi sacri e appoggiata da un numero sempre crescente di teologi, è prova di una connessione soprannaturale tra terra e cielo, esistita fin dai tempi più antichi e vera ancora oggi.

Benché argomenti come il campo energetico e gravitazionale di Teotihuacán siano per me di gran fascino, mi concentrerò in questo scritto solamente sullo studio delle misure architettoniche del complesso, per poter giungere alla dimostrazione della sovrapposizione tra esso e la città eterna, la Nuova Gerusalemme.

Descrizione del complesso

La carta soprastante illustra le dimensioni del complesso espressi in piedi sumeri (1 piede sumero = 13,2 pollici = 33,5 cm), seguendo l’asse nord-sud: dalla base della Piramide della Luna all’inizio della Cittadella abbiamo una distanza di 6600 piedi sumeri, 600 in meno del necessario, che raggiungiamo aggiungendo 300 piedi sumeri fino al retro della Piramide della Luna e altri 300 del Viale al lato della Cittadella: 6600 + 600 = 7200 piedi sumeri. 7200 piedi sumeri x 13,2 pollici = 95040 pollici, frattale del perimetro della Nuova Gerusalemme, formata da un cubo di 12 spigoli per un totale di 95.040.000 piedi, che è anche la misura in miglia della distanza della Terra dal Sole in apogeo. 95040 pollici / 12 = 7920 piedi o 1,5 miglia. 7920 miglia (diametro della Terra) = 12000 furlong (misura dei lati della Nuova Gerusalemme), dove 1 furlong = 660 piedi (12000 furlong = 7.920.000 piedi).

“I primi anni della storia di Teotihuacán sono avvolti nel mistero, e l’origine dei suoi fondatori è tuttora oggetto di discussione. Per molti anni gli archeologi hanno creduto che fosse stata costruita dal popolo dei Toltechi, una delle più antiche civiltà messicane. Questa teoria si basava sul ritrovamento di alcuni scritti di origine azteca che attribuivano l’origine del sito appunto ai Toltechi. Tuttavia, il termine nahuatl toltec significa ‘grande maestro artigiano’ e potrebbe non essere sempre stato usato solo per fare riferimento alla civiltà tolteca. Inoltre Teotihuacán risale ad un’epoca precedente a quella della civiltà tolteca, escludendola quindi dal novero dei possibili fondatori” (Wikipedia).

“L’edificazione di Teotihuacán, che secondo la leggenda sorge nel luogo dove gli dei si riunirono per progettare la creazione dell’uomo, iniziò verso il 300 a.C., mentre la Piramide del Sole fu costruita circa nel 150 a.C.” (Wikipedia).

“Nel XIII secolo gli Aztechi occuparono il Messico centrale e al loro arrivo la città, che aveva raggiunto il suo culmine intorno al 400 d.C., era stata da tempo abbandonata dai suoi edificatori. Gli Aztechi si stabilirono nel sito e gli diedero il nome interpretandone gli edifici in base alle loro credenze religiose. Credendo che la maggior parte delle costruzioni fosse costituita da tombe, essi chiamarono la via principale Viale dei Morti” (Lost Mesoamerican Civilizations).

Dobbiamo cercare di immaginare la città così come doveva figurare in origine: l’asse principale era il Viale dei Morti, nient’altro che un vasto bacino pieno d’acqua. Esso doveva figurare come una piscina di pietra, infatti sulle sue pareti interne sono state trovate tracce di bitume. Un sistema di tubature, di cui ci sono ancora tracce visibili, provvedeva al ricambio dell’acqua che, quando veniva colpita da un fulmine, diventava una sorta di pozione magica da bere o con cui irrigare le piantagioni.

Sulla sommità della Piramide del Sole si trovava una copertura d’oro che aveva lo scopo di attirare i fulmini, mentre in una nicchia adiacente un “apprendista dio” attendeva di osservare da vicino la divina luce bianca.

La posizione della Piramide del Sole è già di per sé un elemento interessante, perché occupa quasi il centro del complesso, in base alle coordinate geografiche.

La latitudine sull’angolo nord-occidentale della piattaforma superiore della Piramide è di 19°41’32,273’’ da cui traiamo i seguenti fattori:

19 x 41 x 32,273 = 25920 = 12 volte il diametro della Luna (12 x 2160 = 25920). Inoltre 25920 è il numero di anni della Grande Precessione o il Mazzarot biblico, che troviamo nel libro di Giobbe.

Le dimensioni originali

Prima di iniziare la ricostruzione del sito originario, dobbiamo determinare quali fossero le intenzioni dei suoi costruttori nel realizzarlo. Ognuno dei monumenti principali e la loro distanza reciproca è stata casuale o mirava a riflettere un’immagine più vasta e complessa?

Com’è possibile che la Cittadella non abbia un perimetro di 5280 piedi (1320 x 1320)? Pur essendoci una miriade di studiosi che ha cercato di scoprire e decifrare le dimensioni di Teotihuacán, vi sono tre lavori che si distinguono per la loro particolare autorità accademica: l’opera di Hugh Harleston Jr; le ricerche di Million, Dewitt e Cowgill (1973) con le raffigurazioni di Mike Ritchie e Kumiko Sugiyama, basate sul lavoro di J.M. Allen; gli studi di Saburo Sugiyama.

Questi autori hanno sviluppato dei sistemi di misura personali, così come ho fatto io con il miglio imperiale o il cubito sacro di 2,1 piedi. Harleston ha utilizzato l’Unità Standard di Teotihuacán (STU) di 1,0594063 metri, nota anche come “canna sacra ebraica” (3,4757485 piedi). Allen e altri hanno utilizzato il piede sumero da 13,2 pollici (33,5 cm). Saburo Sugiyama ha utilizzato l’Unità di Misura di Teotihuacán (TMU) di 83 cm (2,69 piedi o 32,68 pollici). Questi valori sono stati estensivamente sperimentati ed applicati dagli studiosi nelle loro spedizioni di ricerca. Le loro implicazioni variano di caso in caso: la maggior parte degli studiosi è convinta del significato astronomico e cosmologico del sito, ma nessuno lo ha collegato alle dimensioni della Nuova Gerusalemme. Mi sento in debito con questi autori per il loro immenso lavoro di ricerca, su cui mi baserò per la mia personale interpretazione del complesso messicano.

La Cittadella

La Cittadella sarà il punto da cui cominciare a tentare di ricostruire la dimensione originaria del complesso. Il sito di J.M. Allen, atlantisbolivia.org, riporta le dimensioni della Cittadella prese tramite GPS, ossia 1320 piedi di lato, ma implica che la sua forma sarebbe un “quadrato apparente” con una misura di 1200 x 1150 piedi sumeri (quindi un rettangolo). Però questo non collima con la realtà delle misurazioni satellitari né con le intenzioni dei costruttori.

Su un lato ci sarebbero 55 piedi (o 50 piedi sumeri) in meno, cioè 1320 x 1265 piedi (1200 x 1150 piedi sumeri). Se fossero 1320 x 1320, si avrebbe un quadrato con un perimetro di 5280 piedi o 1 miglio. Cosa significa allora questa irregolarità?

Se la Cittadella fosse stata progettata 24 x 24 o 12 x 12 piedi, avrebbe avuto una dimensione di 100 piedi sumeri per ciascuno dei 12 segmenti (12 x 100 piedi sumeri = 1200 piedi sumeri). La misurazione suggerita dal sito atlantisbolivia.org porta il valore di riferimento a 12 x 11,5: una misura irregolare e ben poco verosimile.

La mia personale ricerca satellitare mi ha confermato che la Cittadella ha una forma perfettamente quadrata (1200 x 1200 piedi sumeri o 1320 x 1320 piedi imperiali): 1320 x 4 = 5280 piedi = 1 miglio imperiale, soggetto all’intero sistema duodecimale del cubito sacro. In base alla misurazione del sito in piedi sumeri (1 piede sumero = 13,2 pollici) è chiaro anche che 1200 piedi sumeri x 13,2 pollici = 15840 pollici / 12 pollici = 1320 x 4 = 5280 piedi = 1 miglio esatto.

Stabilendo queste come le misure della base della Cittadella, possiamo affermare che, virtualmente, tutte le altre misure dell’area siano frazioni del miglio imperiale e, quindi, della Nuova Gerusalemme.

Il lavoro di Hugh Harleston Jr.

Harleston è stato uno dei maggiori studiosi della metrologia del complesso di Teotihuacán. Tra gli anni Sessanta e Settanta egli riuscì a stabilire l’unità di misura di base nelle sue dimensioni originarie.

“Tale unità era di 1,0594 metri, che Harleston battezzò STU (Standard Teotihuacán Unit) o hunab, dalla parola in lingua maya che significa ‘misura’, adottata anche dagli Aztechi. Egli riconobbe anche il significato geodetico di questa misura: 1,0594063 metri equivale alla ‘canna’ ebraica di 3,4757485 piedi, stessa unità che rappresenta la larghezza delle architravi di Stonehenge, corrispondente ad 1/6.000.000 del raggio terrestre e 1/37.800.000 della sua circonferenza.

Harleston diceva dei costruttori di Teotihuacan: ‘Quando tracciavano una linea, davano un’area. Quando tracciavano un’area, davano un volume. Quando realizzavano il volume, davano un tempo’”(John Michell, The New View Over Atlantis, 1995).

Dunque abbiamo a che vedere con tre unità metriche fondamentali:

  1. La STU di Harleston (1 STU = 3,4757485 piedi), di cui egli dice che fosse la misura dell’hunab maya e utilizzata dagli antichi di tutta la terra.
  2. L’unità base dei Sumeri, calcolata in shusi: 1 shusi = 0,66 pollici (1 piede sumero = 20 shusi = 13,2 pollici; 1 cubito sumero = 30 shusi = 19,8 pollici; una iarda sumera = 50 shusi = 33,0 pollici).
  3. L’unità sviluppata da Saburo Sugiyama, la TMU (Teotihuacán Measuring Unit), corrispondente a 2,69 piedi o 32,68 pollici o 83 cm).

Il disegno qui sopra è stato realizzato nel 1998 dal gruppo di ricerca di Harleston, dopo anni di studi. Si noti la struttura denominata “Saturn”, cioè la Cittadella, corrispondente a 378 x 396 STU (cioè una misura irregolare e molto più larga di 1320 x 1265 piedi sumeri). Stranamente, Harleston deve aver compreso nella misura altre 378 STU oltre il Viale dei Morti adiacente alla Cittadella. Quindi, sul lato frontale della Cittadella abbiamo 378 STU, sui lati 378 STU, ma sul retro 396 STU. Più tardi egli determinò che l’area fosse un quadrato perfetto di 378 x 378 STU.

Le misure in piedi della Cittadella di Harleston sono diverse dalle nostre “misure ideali” di 1320 x 1320 piedi. Anche lui, come noi, è certo che i costruttori del sito non abbiano lavorato a caso, ma avessero delle intenzioni precise e una visione astronomica, legata al calendario e a significati cosmologici.

Le tre unità di misura sopra citate sono, nell’ambito degli innumerevoli studi sull’argomento, quelle più autorevoli per accuratezza e precisione nelle conclusioni tratte dai loro autori, benché talvolta essi tendano a voler “incastrare” alcuni elementi a forza all’interno del loro sistema.

L’interpretazione di chi scrive differisce da quella degli autori in questione, ma il debito che abbiamo verso i loro studi e l’immensità delle loro scoperte è fuori discussione.

Nel 2001 il gruppo di Harleston ha realizzato una mappa in tre dimensioni del complesso (sotto), utilizzando sempre la STU come unità di misura. Si noti che la Cittadella è stata rimpicciolita a 378 x 378 STU (non più 378 x 396) ed è stata riportata alla forma quadrata.

Restiamo comunque colpiti dal fatto che per raggiungere la lunghezza totale del complesso di 2268 STU (936 + 936 + 396 STU) e confermare la sua proporzione 3:1, la larghezza di 756 STU (misure indicate sul retro della Piramide della Luna), laddove la metà divisoria, rappresentata dal Viale dei Morti, è 756/2 = 378 STU, stessa misura dei lati di base della Cittadella. Allora perché la misura 396 STU per la lunghezza dell’area della Cittadella? Presumiamo che tale misura comprenda un’estensione su ambo i lati della Cittadella (per un totale di 18 STU).

Bisogna tenere presente che tali misurazioni sono state fatte nell’arco di molti anni di lavoro, durante una serie di scavi realizzati simultaneamente in tutto il complesso, che hanno modificato alquanto l’aspetto del sito e le sue misure originarie. Le difficoltà di fare delle misurazioni accurate in un’area in continuo mutamento sono state spesso lamentate dagli stessi autori da noi citati.

Basta osservare delle vedute aeree del sito per rendersi conto che vi sono zone ancora ricoperte da strati di terra che celano i loro esatti confini di base. C’è ancora molto lavoro da fare nell’am………………………………..

Keep going reading…:

http://www.sequenzaprofetica.org/2012/07/teotihuacan-la-citta-di-dio/

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