Come detto, il Giappone e la sua Banca Centrale (BoJ) sono già operativi sul cercare di fare il possibile per generare liquidità.
Piccolo problema: il Giappone però è un paese che ha un debito pubblico immane e un rapporto debito/PIL spaventoso (223%) e un deficit/PIL al 7.50%, che non è comunque poco.
Un paese che fino a qualche mese fa godeva della tripla A di merito creditizio ma che oggi inizia ad essere visto con un po’ più di sospetto. Certo, i rischi stanno altrove, ma guardate qui…
Lievita il CDS…
E il debito pubblico va alle stelle. Ed è ovvio che, con un PIL stagnante, il ratio Debito/PIL non può che lievitare
Ma la cosa interessante è in questo grafico. Potete vedere che la maggior parte del debito è in scadenza proprio nel 2011. Una tegola in più in quanto il debito, ricordiamolo, in mano soprattutto ai risparmiatori giapponesi, potrebbe avere qualche difficoltà nell’essere collocato. E per un paese come il Giappone, coi volumi in scadenza che ha, il dover pagare tassi più generosi potrebbe rivelarsi a livello di bilancio un elemento molto negativo.
Forse aveva proprio ragione Roubini: “la peggior tragedia che poteva capitare nel peggior momento”. Anche dal punto di vista economico.
STAY TUNED!
DT
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